BENVENUTI NEL METAPARCO

Se sei qui è perché la narrazione consueta NON TI BASTA.

Sei convinto che ci sia qualcos’altro oltre le storie che si raccontano di solito, sull’ARTE RUPESTRE, su SÉ STESSI, sul MONDO.

Qui ti trovi nell’ombra che il Parco proietta, e lo segue ovunque. Sono distinti, ma non separati.

E, come un’ombra, alle volte ti può sembrare che sia sparita, ma è solo perché ti stai facendo accecare dalla luce: in realtà È SEMPRE LÌ, in mezzo ai piedi.

Questo è il META-PARCO e da qui attraversi la tana del bianconiglio.



Per prima cosa ti devi FIDARE.

non è una cosa che si fa spesso, di questi tempi. Lasciare andare quella voglia di controllare, prevedere, calcolare. RISCHIA, FIDATI, SII ARDITO. Andare sul ciglio del burrone e guardare giù richiede coraggio, e anche fiducia.

Avere fiducia è un atto rivoluzionario.

E non prenderti troppo sul serio: dopotutto, ogni cosa è una narrazione.

Anche quello che non metti mai in discussione, anche le tue certezze più profonde, anche il tuo amor proprio, il tuo orgoglio, il tuo curriculum. Sono solo STORIE che ti racconti per vivere nel mondo civile.

Non avere paura di renderti ridicolo, di sentirti fuori luogo. Sperimentare davvero ti mette in gioco, ti fa RISCHIARE.

E se sei troppo occupato a non fare brutta figura, a proteggerti, ti perdi tutto il divertimento.

Non sei qui per saperne di più, ma per smontare quello che credevi di sapere già.

Sei qui per fare spazio, per aprirti non a nuovi contenuti, ma a NUOVI SGUARDI.

Sei disorientato?

BENE! Ridici su. Non cercare di risolvere questa confusione, non scappare nel solito giardino. Senza un po’ di sano terrore non c’è meraviglia. Rimani nel disorientamento, nel dubbio, abitalo. Guarda quello che hai intorno e immaginalo come una visione, costruita dagli occhiali che porti.

Cosa c’è sotto?

Sotto all’idea che hai di te stesso, di Mondo, di Parco, sotto all’ordine e al controllo, cosa c’è?

C’È COMPLESSITÀ, CONNESSIONE, CAMBIAMENTO.

Niente è separato dal resto. Il metaparco non è separato dal Parco, sono due facce della stessa medaglia. Tu sei distinto ma non separato dall’aria che respiri, da quello che mangi, da quello che pensi, dalle persone che incontri, dalla terra su cui cammini.

La realtà è un’immensa rete di relazioni, e ogni tentativo di ordinare questo groviglio è solo un racconto parziale, un tentativo di SEMPLIFICARE.

E poi niente è fermo.

Possiamo illuderci di poter afferrare qualcosa una volta per tutte, ma non appena stringiamo la presa il tempo l’ha già fatta scivolare via.

TUTTO CAMBIA, continuamente, tu compreso.

Il disorientamento sta diventando vertigine?

Non scappare, piuttosto ARRENDITI: al limite della tua conoscenza, ai confini che credevi certi, che d’improvviso sembrano diradarsi.

LASCIA ANDARE LE STORIE CHE TI RACCONTI ed entra in contatto con la complessità, il movimento e le connessioni in cui sei immerso.

Non serve la realtà aumentata, non serve aggiungere altri filtri per capire meglio il mondo. Il mondo è già abbastanza ricco così com’è, e TU, sei capace di sentirlo DAVVERO?

Nel meta-parco scoprirai come vedere con occhi nuovi quello che c’è già.

Scoprirai tanti piccoli inneschi, occasioni per sperimentare lenti nuove, alcune più innocue, altre più scomode, altre ancora SCONSIDERATE.

Non fermarti, porta con te la cosa più preziosa che puoi donare: la tua ATTENZIONE.

Perché in ognuno di noi c’è un meta-parco, e la domanda è:

HAI IL CORAGGIO DI ESPLORARLO?

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